Il concetto di email a freddo (o cold email secondo la versione anglosassone) caratterizza da tempo il mondo della comunicazione online. E va di pari passo con un altro concetto, quello delle chiamate a freddo.
Ma in cosa consiste questa necessità di procedere con interazioni a bassa temperatura? Semplice, è una metafora per intendere l’assenza di rapporti precedenti. Quando mandiamo un’email a freddo non ci sono attività precedenti da registrare tra chi invia il contenuto e chi lo riceve nella casella di posta elettronica.
Questa tecnica della vendita a freddo – che include visite, telefonate, lettere e, appunto, email – può essere vantaggiosa o meno. Dipende dal contesto ma anche da ciò che decidi di proporre al potenziale cliente. Concentriamoci su un singolo aspetto, quello che ci interessa: l’invio di messaggi attraverso la posta elettronica.
Cos’è un’email a freddo, definizione
Iniziamo ad affrontare l’argomento con una spiegazione base del concetto. L’email a freddo è una comunicazione commerciale, rivolta alla vendita di un bene o un servizio, inviata via posta elettronica a un potenziale acquirente con cui non si ha mai avuto contatti precedenti. E che non conosce il mittente.
Detto in altre parole, la tecnica dell’email a freddo indica un invio a dei contatti specifici di un messaggio promozionale – solitamente una sales letter – anche se non c’è stato alcun rapporto precedente.
Si utilizza il concetto di bassa temperatura perché il destinatario è freddo. Ed è contrapposto al nominativo caldo che, appunto, è già preparato e introdotto alla possibile vendita da una serie di contenuti precedenti proprio come avviene con la lead nurturing in un funnel di vendita dove ci troviamo di fronte a lead e prospect.
Da leggere: aumentare gli iscritti alla newsletter
Vantaggi e svantaggi della cold email
Inviare delle email a freddo può avere, come tutte le tecniche di marketing, aspetti positivi e risvolti meno interessanti. Iniziamo dagli aspetti economici: il cold emailing ha un costo basso rispetto ad altre forme di promozione come la pubblicità classica o il telemarketing. Con un investimento minimo puoi avere un buon ROI.
Oltre a tutti i vantaggi dell’email marketing di base come, appunto, scalabilità e personalizzazione dei messaggi, abbiamo un accesso diretto ai decision maker senza intermediari che rende le email a freddo un mezzo di valore. Con un bypass dei canali tradizionali di vendita. D’altro canto i difetti dell’email fredda sono chiari:
- Naturale diffidenza verso sconosciuti.
- Spesso considerata come invasiva.
- Siamo al limite dello spam.
In effetti, l’invio di un’email a freddo può essere facilmente confuso con un’attività del genere ma ci sono delle tecniche che ci permettono di evitare questo destino. In primis, bisogna utilizzare un tool professionale per fare email marketing che ci garantisca l’invio massivo di posta elettronica con un ottimo server SMTP.
Come è fatta un’email fredda (esempio)
Per dare una definizione chiara di come dovrebbe essere una cold email possiamo provare a scrivere un testo dedicato. Ad esempio, ipotizziamo un contenuto inviato dal responsabile vendite di un’azienda di condizionatori che invia il testo a un responsabile del personale e delle risorse umane. Ecco il testo ipotetico:
Gentile [nome del responsabile],
Mi chiamo [nome venditore] e rappresento [nome azienda], specializzata in sistemi di climatizzazione per uffici.
La vostra azienda sta crescendo e probabilmente volete migliorare il comfort dei vostri dipendenti, specialmente con l'arrivo dell'estate.
Un ambiente di lavoro con la giusta temperatura aumenta la produttività (studi dimostrano fino al 15% in più). Quindi, i condizionatori sono un investimento concreto nel benessere aziendale.
I nostri sistemi di climatizzazione sono:
- Efficienti dal punto di vista energetico (classe A+++)
- Silenziosi (perfetti per l'ambiente ufficio)
- Installazione rapida senza disturbare le attività lavorative
- Manutenzione inclusa per i primi 2 anni
Molte aziende del vostro settore hanno già scelto le nostre soluzioni ottenendo ottimi risultati sia in termini di comfort che di risparmio energetico.
Sarei lieto di mostrarvi come possiamo migliorare il comfort dei vostri uffici con un preventivo gratuito personalizzato.
Avete 10 minuti questa settimana per una breve chiamata?
Cordiali saluti,
[contatti]
Ci sono diversi elementi persuasivi che ti permettono di ottenere buoni risultati: c’è la personalizzazione dell’email con nome del contatto, si elencano le caratteristiche tecniche in modo sintetico, senza inutili dettagli, e i benefici per il destinatario elencando dei dati concreti rispetto all’aumento della produttività. Il social proof finale che cita le altre aziende del settore chiude l’opera che lascia una call to action per accorciare le distanze.
Presupposti per inviare una cold email
Come anticipato, serve un buon programma per l’invio delle comunicazioni di posta elettronica con campi personalizzati e sistemi per evitare i filtri antispam. Ma ciò che fa la differenza è il lavoro di database building.
Devi fare una lead generation per inviare comunicazioni a contatti interessati in modo da evitare blacklisting. Il rischio di essere bloccati dai provider email è presente quindi devi superare la difficoltà di stabilire una connessione senza relazioni precedenti. Inoltre, devi assicurarti di rispettare tutte le regole di privacy e GDPR.
Soprattutto, quello che serve è una strategia di base. Un’email a freddo è tecnicamente facile da preparare: si tratta di un documento testuale, senza un design o un layout come avviene per le newsletter.
Al massimo puoi allegare un report o delle immagini: supporti multimediali che dimostrano ciò che sostieni nell’email. Ma la differenza è nella capacità di inserire l’invio della cold email in un percorso di email marketing.
Da leggere: cos’è il mobile marketing, una definizione
Come scrivere un’email a freddo
La prima regola per realizzare un buon contenuto da inviare con questa tecnica: devi conoscere bene il target. Cold email non è sinonimo di invio a caso, non devi sparare nel mucchio: la lead generation è raffinata, il lavoro di pulizia del database anche. Comunicare con un cliente senza un preambolo o una fase di riscaldamento vuol dire giocarsi tutte le carte in un colpo solo. Quindi devi sapere quali sono le esigenze.
Ma devi conoscere anche i pain point di chi legge e le risorse che può investire. Ritornando all’esempio precedente, il dato relativo ai maggiori profitti determinati da un ufficio più efficace è la leva giusta. Però non puoi aspettarti una vendita diretta perché il responsabile del personale non agisce senza aver prima contattato il fornitore per stabilire un preventivo. Per scrivere un’email a freddo dobbiamo in primo luogo puntare su un oggetto informativo e chiaro, evitando formule che potrebbero causare un blocco legato allo spam.
Testi troppo promozionali o con keyword che possono attivare i sistemi antispam sono da evitare. Altro aspetto chiave è l’above the fold, i primi passaggi del contenuto. Possiamo iniziare questo tipo di email con un saluto personalizzato che sicuramente funziona meglio rispetto a un classico ma banale Gentile cliente.
L’idea è che l’email a freddo dovrebbe esser studiata per il singolo contatto. Di conseguenza, è meglio evitare eventuali formule generiche. L’incipit continua con una presentazione del mittente, in modo da attivare una certa confidenza con l’autore del testo. Si giunge subito a una spiegazione completa del motivo che ha portato il mittente a scrivere e inviare i contenuti, indicando quali possono essere i benefici del contatto.
La parte centrale di un’email si basa su una combinazione di presentazione, saluto personalizzato, spiegazione dei motivi che hanno portato al contatto, leve persuasive per spingere l’utente a leggere. In questo caso possiamo aggiungere numeri e riprova sociale che in qualche modo possono confermare le offerte.
L’email a freddo si chiude con un saluto ma soprattutto con una call to action che porta a continuare la conversazione con una telefonata o un’ulteriore email di chiarimento. Anche per questo è fondamentale se hai alle spalle un CRM che consente di trasformare l’email fredda in un punto di partenza per creare una relazione.