Il ruolo del marketing pre-sales su lead e prospect

da 13 Nov 2023Marketing

Il marketing pre-sales è un aspetto fondamentale di una pipeline di vendita articolata. Spesso, è proprio negli snodi che precedono la conversione a determinare il successo o l’insuccesso di un percorso composto da passaggi differenti. In realtà le azioni che anticipano la vendita vera e propria sono solo la punta dell’iceberg.

All’interno del messy middle – spazio/tempo in cui l’utente cerca da fonti differenti delle informazioni per completare l’acquisto – l’azienda deve prendere delle decisioni. E muoversi per influenzare nel miglior modo possibile le scelte per avvantaggiare il proprio lavoro. Qui entra in gioco questa fase della strategia.

Cos’è il marketing pre-sales

Con il termine marketing pre-sales intendiamo un insieme di attività studiate e messe in campo prima che un prodotto o servizio venga effettivamente lanciato sul mercato. Il lavoro che si svolge in questi casi è legato sia all’analisi del contesto e della fattività, sia allo studio dei competitor e delle azioni da mettere in pratica.

Il motivo per cui si lavora su questo fronte è chiaro: spesso la maggior parte delle azioni riguarda solo la fase di vendita vera e propria, o magari di promozione con advertising e content marketing di varia natura. Comprese le newsletter. Ma tutto avviene senza conoscere ciò che fa da sfondo alla trattativa. Cosa significa questo?

Aumento di incomprensioni, vendite fallite, resi e difficoltà dell’interazione con il pubblico. Con un continuo aumento dei costi di pubblicità che registra un ROI basso. Tutto questo si può evitare.

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A cosa serve questa strategia?

L’obiettivo del marketing pre-sales – ovvero che precede la fase di vendita vera e propria – è quello di delineare un ambiente favorevole al lancio del prodotto e alla conversione, generando interesse tra il pubblico.

Grazie al lavoro di pre-sales è possibile lavorare su una qualificazione dei lead e una definizione a priori di contatti qualificati. In più aggiungiamo una capacità di delineare delle proposte realmente efficaci, proprio perché abbiamo studiato il conteso. A seguire, le attività di prevendita ci suggeriscono anche le soluzioni migliori per creare e rinnovare delle offerte che seguono la conversione, magari con attività di cross e upselling.

Rispetto a quello che è il classico funnel di vendita, la fase di pre-sales è tutto ciò che si posiziona prima dell’inizio del circuito in modo da agevolare il percorso di lead e prospect nel funnel che hai creato.

Le principali attività di pre-sales

Uno dei metodi per rendere efficace il lavoro di vendita attraverso le tecniche di pre-sales è quello legato all’analisi del contesto per realizzare un Proof Of Concept. Ovvero un progetto pensato per dimostrare la fattibilità o la validità di alcuni punti. Qui puoi scoprire caratteristiche del mercato e le caratteristiche essenziali dei lead qualificati. Conoscere le condizioni in cui dovrà avvenire la vendita ti dà un vantaggio perché puoi:

  • Decidere il prezzo.
  • Mettere in evidenza dei punti di forza.
  • Evitare errori già commessi.
  • Bypassare dei target che non ti interessano.
  • Focalizzarsi solo su chi è interessato.
  • Analizzare la concorrenza.

Tutto questo può essere portato a termine con strumenti decisivi del marketing come, ad esempio, l’analisi SWOT (punti di forza, debolezza, opportunità e minacce) che ti consente di analizzare il tuo mondo e quello che si trova all’esterno. E, nello specifico, puoi approfondire il contesto creando delle buyer personas.

Marketing pre-sales, cos'è e come si usa
U esempio di personas dal sito di Fowmapp.

Ovvero delle rappresentazioni idealtipiche che ti consentono di racchiudere caratteristiche specifiche di determinati gruppi di utenti. Insieme a questi documenti troviamo anche quelli che ti consentono di fare un lavoro di Benchmark, l’analisi della concorrenza che ti permette di individuare dei pilastri da definire e superare.

Il pre-sales su prospect (prospecting)

Il lavoro di marketing pre-sales non si svolge solo prima della fase TOFU in cui intercettiamo i lead con contenuti generici: anche nell’ultima sezione del funnel di vendita troviamo attività volte a preparare il terreno alla vendita. Ad esempio, soprattutto nel B2B, abbiamo la possibilità di effettuare attività studiate per i singoli prospect, come ad esempio presentazioni o proposte ben definite. Così abbiamo:

  • Organizzazione e scoring dei prospect.
  • Definizione delle offerte commerciali.
  • Richiesta di un appuntamento telefonico.
  • Eventuale follow up per riprendere il contatto.

Chiaramente non puoi gestire tutto senza una strumentazione adeguata. Per questo esistono degli strumenti che ti aiutano non solo a trovare le informazioni giuste ma anche per organizzare i vari passaggi operativi.

Dietro al pre-sales dovrebbe esserci una figura specializzata che si occupa solo di questo. Ovvero, individuare la migliore strategia per agevolare il processo di vendita. Soprattutto quando i contratti sono imponenti.

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Cosa posso usare per il pre-selling?

Le utility per questo tipo di lavoro strategico sono numerose e abbracciano una serie di attività differenti. Di sicuro è indispensabile avere una utility SEO come Semrush o Seozoom per studiare le ricerche che il pubblico fa e che puoi usare per iniziare a individuare delle occorrenze da organizzare nelle buyer personas. Poi ci sono:

  • Google Trends, analisi delle ricerche online.
  • SpyFu per studiare la concorrenza.
  • Mention, perfetto per analizzare le menzioni.
  • TalkWalker, necessario per studiare il contesto.

Esistono diversi tool per mettere in pratica le strategie di marketing prevendita. Però è sicuramente vero che alla base c’è uno strumento decisivo come il CRM. Ovvero la piattaforma che ti consente di gestire i contatti acquisiti lungo il funnel di vendita. Le analisi che precedono la conversazione ti aiutano a ottimizzare i risultati.

Ma per ottenerli – e per rendere efficaci i dati acquisiti – dobbiamo avere la possibilità di gestire i flussi e inviare le comunicazioni giuste nel momento opportuno. Quindi, non serve un semplice tool di email marketing.

Riccardo Esposito

Riccardo Esposito

Copywriter e blogger, autore di My Social Web. Lavoro con la scrittura online e mi occupo di temi legati al web marketing.