Cos’è e come creare una squeeze page

da 3 Mar 2025Marketing

Quando lavori al tuo progetto di lead generation, sapere che puoi contare anche su una squeeze page – un particolare modello di landing page rivolto all’acquisizione di contatti – è importante. Anzi, è fondamentale. Perché grazie a questo strumento puoi ottimizzare tutti i passaggi necessari per ottenere dei nominativi.

Nominativi che verranno inseriti nel tuo database e ti aiuteranno a raggiungere l’obiettivo fondamentale. Ovvero, inviare delle comunicazioni strutturate in forma di newsletter o DEM per raggiungere i tuoi obiettivi web.

Fare lead generation con LinkedIn è fondamentale, usare eventi per acquisire contatti è altrettanto utile. Ma in molti casi non possiamo dimenticare che la squeeze page può fare la differenza. Ma di cosa si tratta?

Cos’è una squeeze page, definizione

La squeeze page è una tipologia di landing page che permette di acquisire velocemente le email dei potenziali clienti. Si usa spesso per arricchire la newsletter e creare una mailing list, funziona bene anche per prodotti o servizi semplici. La caratteristica fondamentale di questa risorsa è la capacità di concentrarsi sull’obiettivo.

Infatti, il nome sintetizza il suo punto di forza: squeeze significa strizzare, spremere. E si chiama così perché la sua missione è quella di ottenere quanti più contatti possibili. Lo fa anche grazie a un lead magnet. Ovvero, un incentivo – tipo un ebook, un webinar, uno sconto o un case study – da inviare in cambio del contatto.

Da leggere: come realizzare una direct email

Qual è la differenza con altre landing?

Ci sono diverse soluzioni per creare una mailing list. Rispetto alle lead capture page, stiamo parlando di pagine semplici e sintetiche: le squeeze page che pubblichi su un sito internet (ecco un esempio) non si utilizzano per approfondire l’argomento utilizzando testi, immagini o video ma per puntare sul dono per attirare l’attenzione.

esempio di squeeze page
Un esempio di squeeze page.

Le squeeze page si sviluppano su una singola schermata, mentre le lead capture page sono articolate e particolarmente complesse. Anche le coming soon page potrebbero essere strutturate come delle squeeze ma c’è una differenza: le prime devono essere in grado di dare subito le indicazioni rispetto ai tempi di attesa.

Squeeze page: può avere una SEO?

Esatto, si può indicare una search engine optimization per queste pagine? Sicuramente puoi tentare il posizionamento con una long tail in una nicchia dedicata. Spesso, però, queste pagine sono pensate solo per intercettare lead con traffico diretto, campagne social o ADV. Non ci aspettiamo grandi risultati in termini SEO.

Però, chiaramente, tutto dipende dalle circostanze. In ogni caso, è sempre importante migliorare il tag title, la meta description, l’URL, l’H1 e il tag alt. Anche solo per una questione di accessibilità e user experience.

Come realizzare una squeeze page?

Per creare una squeeze page hai bisogno di plugin specializzati che ti permettono di creare delle landing sul tuo sito WordPress. Certo, non sono indispensabili queste estensioni se sai lavorare bene con il codice HTML.

Però se vuoi semplificare il lavoro e velocizzare la creazione di landing page specifiche non puoi ignorare l’utilità di strumenti come Elementor o WPBakery Page Builder che hanno dei modelli già pronti. Detto questo, come realizzare materialmente una squeeze page per fare in modo che si possa migliorare il tuo database?

Crea una headline vincente

Il passaggio chiave di una squeeze page di successo: la promessa che lasci nella headline, nel titolo che troneggia all’inizio del contenuto. Questa stringa di testo deve suggerire all’utente cosa sta per leggere o scaricare. Per rendere tutto più efficace, puoi aggiungere un occhiello o un sottotitolo e aggiungere dettagli.

Sfrutta il contenuto visual

Altro elemento fondamentale: nella squeeze page, puoi aggiungere anche un elemento multimediale come un’immagine o un video. Parliamo del classico hero shot, un passaggio che ti permette di mostrare a chi sta per compiere l’azione importante (lasciare la propria email) cosa ottiene se porta a termine il passaggio.

Aggiungi dei dettagli utili

Subito dopo l’headline puoi aggiungere un blocco di testo più o meno approfondito – di solito in questi casi non ci dilunghiamo troppo – per spiegare al possibile cliente i vantaggi di questo prodotto. Non dilungarti troppo, vai dritto al punto e usa la giusta formattazione (tipo grassetto, liste puntate) per una buona UX.

Concludi con una call to action

Siamo alla fine del percorso: abbiamo dato le informazioni per capire cosa stiamo offrendo e quali sono i passaggi chiave per scegliere. Ora devi convincere l’utente ad agire, inserisci un testo imperativo per suggerire a chi legge di agire. Poi metti un form per scrivere l’email e un bottone. Un bottone che deve essere grande abbastanza da farsi vedere, con un colore evidente ma che non comunichi sentimenti contrastanti.

Da leggere: cos’è e a cosa serve una welcome email

Dove collegare una squeeze page?

Puoi inserire questa tua risorsa per aumentare il numero dei lead di qualità nel menu di navigazione, nel corpo dei tuoi blog post o nella stessa home page. Di base, la squeeze page viaggia in modo indipendente.

Si tratta di una risorsa con un suo permalink che puoi utilizzare nei banner, nei pop up e sui social. L’importante è collegare la creazione del database con un tool per le tue campagne di email marketing.

Come, ad esempio, Centrico che è fondamentale per gestire al meglio sia i lead che i contenuti che decidi di inviare. Inoltre, può diventare anche il tuo CRM di riferimento per affrontare tutte le fasi della pipeline.

Riccardo Esposito

Riccardo Esposito

Senior copywriter e web writer, autore di My Social Web e di 3 libri sulla comunicazione online. Lavoro con la scrittura online e mi occupo di temi legati al web marketing.